domenica, gennaio 18, 2009

A mia madre che compie 83 anni.

Il sangue segue al latte quando si è piccoli, si succhia troppo, si spreme
ma più di questo, che appartiene al sogno di oggi,
ci sono la stazione e l'abbandono

O meglio: tutto ciò che passa
come il treno definitivo che prendesti, per lasciarmi alla mia vita

avevo in testa la rivoluzione
tu appoggiavi il seno al finestrino, modesta:
ti sporgevi per salutarmi

ancora adesso vivo la magia di quel momento
e la mano che saluta, distrae quel po' di commozione

che cuore ha il tempo:
fa in modo che si muoia, per permettere ai nuovi di vivere.

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